Fenrir's Dreams

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Slytherin Tribute

Video tributo alla Casa più disprezzata e sottovalutata di Hogwarts: Serpeverde!

In tutti i libri della saga, i Serpeverde vengono presentati come negativi in un modo o nell’altro. Scaltri, opportunisti, egoisti, razzisti, crudeli, vigliacchi, amanti della magia oscura, e chi più ne ha più ne metta. Sicuramente tendono a non essere dei santi, ma quanto a questo, come dovremmo chiamare i 4 Malandrini?

Odiati da tutti gli altri (se ci si fa caso, durante le partite di Quidditch nessuno tifa mai per loro), è ovvio che tendano ad essere isolati e fare gruppo solo fra di loro.

Razzisti, amando il sangue puro: vero, lo sono spesso. Eppure ciò non impedisce ad un Lucius Malfoy di fare spazio ad un giovane Piton al tavolo di Serpeverde e poi di restare sempre amici, nonostante le origini di Piton fossero tutt’altro che pure o prestigiose. O ad un Lumacordo di affezionarsi terribilmente ad una babbana di nascista come Lily o di dare il giusto riconoscimento alle capacità personali, indipendentemente dal sangue (vedasi Lily stessa ed Hermione, per esempio).

Chiaro, non li sto difendendo tutti. Fra di loro, ci sono effettivamente i malvagi (a parte Voldemort, vedasi la folle Bellatrix che volontariamente non ho inserito nel video).

Nonostante la Rowling tratti sempre piuttosto male i Serpeverde nei libri, alcuni di essi svolgono ruoli importanti, non solo nel male ma anche nel bene. Viene subito in mente Piton ovviamente, nonostante Silente (in un dialogo che si trova nei ricordi di Piton nel settimo libro) sembri considerarlo un Grifondoro nell’animo. Ma oltre a Piton, la famiglia Malfoy offre molti più spunti di quanto si creda solitamente.

Iniziamo da Draco: vuole molto bene alla sua famiglia e, ammettiamolo, ogni qual volta ha avuto davvero l’occasione di far del male ad Harry, non l’ha mai fatto (Villa Malfoy per dire). E’ figlio di gente ricca ed influente ed è cresciuto in un paradiso dorato, ma anche molto solo. Infatti, non ha mai avuto dei veri amici con la A maiuscola (un po’ sicuramente per colpa della sua arroganza) ma ha avuto solo i genitori: la madre ed il padre ammirato ed imitato. Ed è quando Lucius cade in disgrazia sia presso il Ministero sia presso Voldemort, che Draco si trova all’improvviso catapultato fuori dal suo giardino dorato nella vita adulta, scoprendo presto che non è bello e facile come pensava. E’ costretto a crescere molto in fretta ed a fare i conti con la propria solitudine e con un ruolo, quello di Mangiamorte, che scopre di non volere. Vive tutto il sesto e settimo libro nella paura che venga fatto qualcosa alla sua famiglia e tutto quel che fa, in fondo, è per cercare di salvare se stesso ed i genitori. Nonostante rimanga incapace di uccidere (non diversamente da Harry). Per farla breve, Draco offrirebbe tutte le caratteristiche dell’antieroe tragico, molto più del maghetto con la cicatrice, e se la Rowling lo avesse davvero sfruttato, avrebbe potuto ottenere qualcosa di incredibile. Così come è, invece, Draco rimane un po’ sullo sfondo, non avendo avuto la possibilità di esprimersi a pieno.

Lucius Malfoy aveva scoperto che, in fondo, senza Voldemort si stava comunque bene: era rispettato, era potente ed influente, era ricco ed ammirato. Voldemort gli cambia completamente la vita, e gliela distrugge (quasi letteralmente). Sebbene su di lui ci siano ancora meno informazioni che su Draco, è abbastanza probabile che  nel corso dei due ultimi libri sia arrivato a mettere in dubbio i propri ideali collegati a Voldemort, anche se più lentamente del resto della famiglia (ancora, a Villa Malfoy, spera di rientrare nelle grazie di Voldemort). Quel che è certo, è che di tali ideali non gliene importava nulla innanzi al bene della propria famiglia. E’ infatti un padre ed un marito eccellente (che poi abbia trasmesso certe idee al figlio è logico, e che l’abbia viziato… be’, accade anche fra i babbani mi sa).

Narcissa Malfoy: fra gli innumerevoli errori commessi da Voldemort (in effetti, tanto valeva che si puntasse la bacchetta alla testa e pronunciasse l’unico incantesimo che sa fare), uno dei più gravi fu il non comprendere il legame che univa i Malfoy. Se già nel sesto libro si intuisce che a Narcissa non importi nulla di Voldemort e del suo successo, ma solo del figlio e del marito, dopo due anni vissuti nel terrore di perdere i propri cari Narcissa non ha più alcuna lealtà verso Voldemort. E quando si presenta l’occasione, non esita a tradirlo pur di cercare di salvare il figlio. Mi riferisco naturalmente alla scena della foresta, in cui per l’ennesima volta Voldemort non riesce ad uccidere Harry. Ed è bello, anche se è solo un accenno, vedere alla fine, dopo la sconfitta di Voldemort, anche la famiglia Malfoy riunita.

Regulus penso sia palese perché lo cito, dato che si è sacrificato per lottare contro Voldemort; non solo, preferisce morire lui che ordinare al proprio elfo di sacrificarsi al proprio posto. Insomma, un cuore buono e coraggioso.

Video tributo alla Casa più disprezzata e sottovalutata di Hogwarts: Serpeverde!
In tutti i libri della saga, i Serpeverde vengono presentati come negativi in un modo o nell’altro. Scaltri, opportunisti, egoisti, razzisti, crudeli, vigliacchi, amanti della magia oscura, e chi più ne ha più ne metta. Sicuramente tendono a non essere dei santi, ma quanto a questo, come dovremmo chiamare i 4 Malandrini?
Odiati da tutti gli altri (se ci si fa caso, durante le partite di Quidditch nessuno tifa mai per loro), è ovvio che tendano ad essere isolati e fare gruppo solo fra di loro.
Razzisti, amando il sangue puro: vero, lo sono spesso. Eppure ciò non impedisce ad un Lucius Malfoy di fare spazio ad un giovane Piton al tavolo di Serpeverde e poi di restare sempre amici, nonostante le origini di Piton fossero tutt’altro che pure o prestigiose. O ad un Lumacordo di affezionarsi terribilmente ad una babbana di nascista come Lily o di dare il giusto riconoscimento alle capacità personali, indipendentemente dal sangue (vedasi Lily stessa ed Hermione, per esempio).
Chiaro, non li sto difendendo tutti. Fra di loro, ci sono effettivamente i malvagi (a parte Voldemort, vedasi la folle Bellatrix che volontariamente non ho inserito nel video).
Nonostante la Rowling tratti sempre piuttosto male i Serpeverde nei libri, alcuni di essi svolgono ruoli importanti, non solo nel male ma anche nel bene. Viene subito in mente Piton ovviamente, nonostante Silente (in un dialogo che si trova nei ricordi di Piton nel settimo libro) sembri considerarlo un Grifondoro nell’animo. Ma oltre a Piton, la famiglia Malfoy offre molti più spunti di quanto si creda solitamente.

Musiche: “Bad Boy” dei Cascada (male version)
Il primo pezzo è preso da: https://www.youtube.com/watch?v=iCFe97O1jjw

Tutti i diritti sono dei legittimi proprietari.

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